L’ONU ha dichiarato il 2022 anno internazionale del vetro. Il vetro è tra i materiali di uso comune più longevi: ha infatti 5000 anni di storia alle spalle ed è tra i più pratici, economici e diffusi.

Il vetro però ha anche un altro palmares importante: è il materiale con la migliore e maggiore riciclabilità ed è per questo che l’ONU ha deciso di promuoverne l’utilizzo.

Un contenitore in vetro può essere lavato e riutilizzato tantissime volte e quando viene eliminato il suo materiale è riciclabile fino a 7 volte senza perdita di materiale e qualità. Questo riduce sia l’inquinamento da rifiuti che quello legato all’estrazione delle materie prime e alla produzione di oggetti ex novo. Va detto di contro che il vetro non è biodegradabile quindi è importante non lasciarlo in natura.

Il vetro può essere considerato quindi il campione dell’economia circolare e in tal senso è tra i materiali da preferire tra quelli che vengono usati per produrre gli oggetti che usiamo in tavola e in cucina.

Attenzione però, molti di questi oggetti hanno in comune con il vetro solo alcune caratteristiche estetiche, mentre la loro composizione è poi diversa e per questo non possono essere conferiti nelle campane e nei bidoni del vetro. Il rischio è infatti quello di vanificare le operazioni di smaltimento e riciclo.

Oggi in Italia viene riciclato il 77,8% dei contenitori in vetro (fonte COREVE): una percentuale piuttosto alta che può essere ulteriormente migliorata con un’informazione più accurata e facendo più attenzione a ciò che inseriamo nei bidoni verdi . Per questo che ho deciso di approfondire questo argomento e di condividere con te alcune informazioni utili che spesso non conosciamo.

centrotavola per una cena in bianco

BICCHIERI, BOTTIGLIE E STOVIGLIE IN VETRO: COME RICICLARLI IN MODO CORRETTO

Sulle nostre tavole e sugli scaffali delle nostre cucine ci sono tantissimi oggetti che potremmo genericamente definire in vetro: bicchieri, caraffe, bottiglie, decanter, insalatiere, contenitori per la cottura, la refrigerazione e la conservazione, vasi e vasetti e tanti altri accessori.

E’ molto molto importante però togliere quell’aggettivo “genericamente” davanti a vetro e capire quali tipologie di materiale abbiamo esattamente tra le mani per capirne proprietà e quindi anche modalità di riciclo.

Il decalogo di COREVE, il Consorzio recupero vetro, invita a inserire nei bidoni SOLO bottiglie e vasetti in vetro tipo quelli delle marmellate e delle conserve, ma non quelli dei medicinali. 

Sì, hai letto bene, i bicchieri non rientrano tra gli oggetti che COREVE indica di riciclare nelle campane del vetro. Questo perché è difficile distinguere a occhio nudo la loro composizione e questo potrebbe rendere molto complesse e costose le operazioni di riciclo o addirittura vanificarle. Come ti spiegherò infatti più sotto per esempio i bicchieri in cristallo o in borosilicato non possono essere smaltiti con il vetro, come pure altri oggetti fragili che abbiamo in casa.

 

Quali sono quindi i materiali che non vanno riciclati con il vetro normale?

i vetri artistici

Quando il vetro viene mescolato con altri materiali come nel caso di quelli colorati o dipinti, non può più essere riciclato. Gli elementi decorativi vanno infatti ad inquinare il vetro puro che perde alcune sue caratteristiche.

dettaglio fiorito di una tavola in bianco

il vetro borosilicato

Il vetro borosilicato assomiglia esteticamente molto al vetro, ma in realtà ha caratteristiche tecniche e meccaniche diverse: è molto più trasparente, robusto e resistente sia agli sbalzi termici che agli agenti chimici e tutto ciò lo rende un materiale molto interessante.

Nella vita di tutti i giorni lo conosciamo come Pirex©. Il realtà Pirex è un marchio commerciale di proprietà di un’azienda, che con il tempo è diventato sinonimo di una gamma di prodotti: le teglie e i contenitori che vanno sia in forno, che in frigo e in freezer. E’ proprio infatti grazie alla sua particolare resistenza che il borosilicato può essere usato in condizioni termiche così diverse, garantendo per altro di non rilasciare e assorbire nessuna sostanza.

Oltre ai contenitori già citati il borosilicato viene spesso usato anche da noti brand per creare linee di bicchieri dall’estetica moderna che hanno il pregio di rompersi meno facilmente, di non graffiarsi e non opacizzarsi.

Questo allunga molto la vita dei bicchieri in borosilicato rispetto a quelli in vetro che invece con il tempo si rovinano, ma ahimè, se si rompono non possono essere riciclati come quelli in vetro. Anche se a dire il vero, essendo di solito bicchieri fatti a mano, ci sono aziende che prevedono addirittura di aggiustarli.

bicchiere Botero di Blueside Emotional Design

la ceramica e la porcellana

La ceramica e la porcellana vengono considerati materiali inerti e non si possono buttare nel bidone del vetro. Anzi, bisogna fare attenzione che neppure un frammento si mescoli al vetro. Questo perché la ceramica non può essere fusa, cosa invece si fa con il vetro, e questo fa sì che se in mezzo al vetro rimangono frammenti di ceramica questi ultimi “sporcano” il vetro rifuso creando dei sassolini che lo rendono più fragile. Per questo motivo quando si rompe un piatto in ceramica o diventa troppo vecchio e rovinato è importante metterlo nell’indifferenziata o andare a portarlo direttamente all’isola ecologica, dove di solito si trovano contenitori dedicati in cui depositarli.

i dettagli della tua apparecchiatura devono essere tutti coordinati

altri materiali vetrosi che non si possono riciclare

Un brevissimo accenno ad altri oggetti in vetro che pur non essendo usati per la tavola però abbiamo comunemente in casa e che non devono essere riciclati insieme al vetro. Sto parlando di lampadine, dei vetri delle finestre, dei neon e degli specchi. Ognuno di questi materiali deve essere conferito direttamente all’isola ecologica.

centrotavola con fiori bianchi estivi

RIUSO CREATIVO DI BICCHIERI E PIATTI ROTTI E SPAIATI

Quando un bicchiere si rompe di solito lo eliminiamo e non ci pensiamo più. In realtà grazie alla tecnica giapponese del kitsugi potremmo ripararlo. Conosciuta ormai anche da noi soprattutto per riparare ciotole e piatti, questa tecnica può essere usata anche per il vetro con risultati molto originali che rendono un bicchiere una piccola opera d’arte.

centrotavola con fiori bianchi estivi

Se invece non riusciamo a applicare questa tecnica che richiede tempo e un pò di manualità, e decidiamo di eliminare i cocci del bicchiere rotto, ricordiamoci che i suoi fratelli, se pur ormai spaiati, possono riutilizzati mescolandoli ad altri servizi per un’apparecchiatura dallo stile eclettico. Il mix and match permette infatti di dare carattere alla tavola e nello stesso di recuperare singoli pezzi preziosi valorizzandoli.

I bicchieri spaiati poi ti possono servire per comporre centrotavola interessanti mescolati magari ad altri oggetti di recupero, come per esempio le tazze. Io amo molto creare piccole composizioni sostenibili in contenitori non convenzionali tanto che ne ho fatto l’argomento di un corso specifico.

centrotavola fiorito nei bicchieri

Adesso che ne sai un pò di più sono sicura che farai più attenzione tutte le volte che si rompe qualche cosa in vetro. Personalmente ne ho parlato con famiglia e amici, scoprendo che molti avevano un pò di confusione in merito e sono quindi felice di aver avuto lo spunto di scrivere questo articolo: ogni piccolo gesto è importante per migliorare il nostro mondo.

 

foto: Unplash tranne foto bicchiere vino rosso che è di Blueside Emotional Design e quella con la composizione nei bicchieri che è mia