La tavola di Natale – nuove tendenze e tradizioni evergreen

La tavola di Natale – nuove tendenze e tradizioni evergreen

A Natale c’è chi preferisce rimanere nel solco della tradizione sia come menu che come mise en place e chi invece ogni anno ama stupire gli ospiti con qualche cosa di nuovo. Entrambe le scelte hanno il loro valore e il loro perché.

La prima ci permette di usare quei servizi preziosi che riserviamo alle occasioni speciali e di valorizzare così la bellezza degli oggetti di una volta: la tovaglia ricamata della nonna, il servizio di porcellana fine, i bicchieri di cristallo intagliato e i sottopiatti d’argento. La tradizione ci dà sicurezza, è come una coperta calda intessuta di ricordi.

Certo le tavole della tradizione portano con sé un po’ di formalismo e il bon ton ringrazia.

Sulla scia di questa scelta c’è quella di optare per i colori tradizionali ma con materiali e accessori più attuali da mixare ad alcuni elementi del servizio buono, come potrebbero essere le posate d’argento o i bicchieri più leggeri. Quali siano i colori della tradizione è facile dirlo: primo fra tutti il rosso, abbinato al bianco e al verde. Ma anche l’oro e l’argento sono considerati tradizionali, anche se in questo caso dipende molto da come vengono usati e abbinati. Qui sotto alcuni esempi di tavole che pur essendo tradizionali nei colori, hanno uno stile moderno.

Della scuola opposta chi cerca invece di mettere in tavola nuove tendenze e di realizzare mise en place più moderne, easy e giovani.

Ecco allora che le tavole diventano più semplici, le linee più essenziali e gli accostamenti cromatici più originali.

Sulla tavola arrivano anche colori nuovi come il rosa e l’albicocca, il bordeaux, il verde pisello, il rame e l’azzurro in varie sfumature. L’oro rimane ad illuminare con qualche tocco o diventando materiale cangiante in bicchieri moderni anche nelle forme.

Insomma anche sulla tavola di Natale sembra essere approdato lo spirito del “liberi tutti” che ormai ha conquistato l’arte della tavola negli ultimi tempi.

La tovaglia bianca viene sostituita da quella grigia o corda, i runner servono a sottolineare il centro tavola e a dare uno stacco cromatico forte, quanto addirittura sostituiscono in toto la tovaglia, ormai desueta anche nelle apparecchiature di molti locali.

Quelle sotto sono le tavola che ho preparato in uno dei miei corsi da KitchenMilano: i bellissimi oggetti di stile industrial e nordico di KNindustrie presenti in negozio, mescolati ad accessori di artigianato mi hanno permesso di comporre tavole per le feste contemporanee in cui ogni piccolo dettaglio parla di nuove tendenze e di design.

Per ogni tavola ho creato una composizione diversa che richiamasse i colori principali della tavola e lo stile della stessa.

Il festone di edera per la prima, pensato per un tavolo rettangolare. La tradizionale ghirlanda rivisitata con colori più attuali e fiori secchi per la seconda. Un centrotavola rotondo più importante che vede comparire un fiore insolito per il Natale, l’ortensia che proprio perchè insolito regala unicità, sottolineata anche dai colori particolari scelti per la tavola e richiamati dalla composizione. Infine alberelli stilizzati color rame e oro in cui ancora una volta compare l’ortensia per la tavola più moderna delle quattro, asimmetrica e di design, con i colori della terra che si mescolano a quelli glamour e cangianti.

Concludendo. Ognuna delle tavole che ti presentato ha il suo fascino e soprattutto il suo stile.

A te scegliere quale ti rappresenta di più. Con un consiglio finale: aggiungi sempre sulla tua tavola delle feste qualche pezzo unico. Se sulla tavola della tradizione ciò che può fare la differenza sono i pezzi d’antiquariato ereditati o trovati in qualche mercatino specializzato, sulle tavole moderne puoi invece optare per gli oggetti di artigianato.

E se non sai cosa scegliere o hai paura di richiare l’effetto “paciugo”, contattami: insieme troveremo il modo di valorizzare la tua tavola. Posso venire a casa tua o possiamo confrontarci usando le moderne tecnologie: qui trovi qualche dettaglio in più su come posso aiutarti.

Nel frattempo ti auguro buona creatività natalizia !

 

PS: le foto all’inizio dell’articolo sono state scattate in un appartamento esclusivo che puoi richiedermi anche tu per le tue cene private.

Maison&Objet – le nuove tendenze della tavola e del ricevere

Maison&Objet – le nuove tendenze della tavola e del ricevere

Quali saranno le tendenze tavola di quest’anno? Per scoprirlo sono andata fino a Parigi. Per la prima volta sono stata alla fiera Maison&Objet: ragazzi quanta bellezza!

Un sogno coronato dopo tanti anni. Ogni edizione mi ripromettevo di valicare le Alpi, ma per quanto fosse forte il desiderio, ogni volta rimandavo: un investimento di tempo e soldi che non mi sembrava mai il momento di fare.

Questa nuova attività, che mi fa finalmente sentire nell’abito giusto, mi ha autorizzata a prendere l’aereo, superare qualche timore e immergermi in quella che è stata un’esperienza veramente entusiasmante.

Per due giorni ho guardato tutto quello che i miei occhi potevano vedere, registrato sensazioni, acchiappato ispirazioni, parlato con artigiani e produttori di tanti paesi diversi. Mi sono portata a casa molti contatti, oltre 500 fotografie ma soprattutto tanta tanta energia.

Quindi, da dove posso cominciare a raccontarti qualche cosa del meraviglioso mondo della Casa e degli Oggetti?

Che ne dici se parto proprio dalle tendenze 2019?

Per parlartene prendo spunto dalla selezione curata da François Bernard, direttore artistico di famosi marchi e trend specialist, che ha usato una chiave di lettura molto interessante, i sapori.

Un’esposizione nell’esposizione, pensata per evocare, lasciar immaginare e riunire i prodotti più rappresentativi dell’attuale produzione di settore.

FLAVOURS: i sapori del ricevere e del cucinare

Incaricato dalla fiera di sondare le tendenze nel mondo della cucina e del ricevere, Francois Bernard ha creato 5 allestimenti diversi, corrispondenti ai 5 sapori: salato, amaro, dolce, acido e speziato.

Ad ogni sapore ha abbinato una palette di colori, uno stile, i materiali e ovviamente gli oggetti selezionati tra le proposte delle aziende presenti in fiera. Cinque ambienti in cui immergersi e in cui ogni dettaglio ci racconta qualche cosa.

Mai come in questo caso è azzeccata l’espressione “Ce n’è per tutti i gusti”.

SPEZIATO

Partiamo dal sapore speziato e dai suoi colori caldi ed energetici, come lo sono la terra, il fuoco e i sapori di tutte le cucine del mondo che si mescolano. Un’ampia gamma di rossi che virano al marrone passando per la terracotta e l’argilla o si fanno più chiari con dei corallo per completarsi con gli ocra e gli zafferano.

E’ un gusto che invita all’informalità di una cena tra amici, riuniti intorno a un tavolo rotondo.

In modo coerente le texture sono argillose, grumose, rustiche, martellate e anche rugginose comunque sempre un pò accidentate. Perché l’aspetto che si vuole dare a questi oggetti è quello del fatto a mano, del pezzo unico di produzione artigianale.

E’ il ritorno della paglia, del rattan spesso lavorati a trame larghe a ricordare le capanne sulla spiaggia. Ampio inoltre il ricorso al bamboo, usato sia al naturale per produrre arredi e complementi dagli echi etnici, sia trasformato e stampato per linee di piatti e vasellame leggere, ecologiche e moderne.

Tavoli e oggetti d’arredamento hanno l’aspetto super natural del legno recuperato sulle spiagge o nelle foreste.

Sulla tavola troviamo tovagliette dall’aria rustica, in paglia intrecciata, o lavorata a raggera. O materiali ruvidi tessuti come se fossero lavorati a maglia o all’uncinetto, con i punti ben in vista.

SALATO

Dal colore e dall’energia dello speziato passiamo a un gusto di segno apparentemente opposto. Cromaticamente i colori si spengono dei due non colori per eccellenza, il bianco e nero, con accenni di grigio che introducono al blu cobalto del sale vulcanico.

Lo stile si fa contemporaneo con una rivisitazione e modernizzazione delle forme classiche. Anche qui, pur in modo diverso, ritroviamo superfici porose, picchiettate che invece di ricordare la terra, ricordano la cristallizzazione del sale. E’ uno stile caloroso e moderno.

DOLCE

Cosa ci potrebbe aspettare da questo gusto se non un aspetto morbido, texture lisce, colori pastello e soft, uno stile delicato e di un’eleganza sobria?

I colori sono il rosa cipria, il rosa chiaro e il crema che e le superfici sono mat, vellutate, polverose.

Uno stile contemporaneo molto amato dai giovani che negli ultimi anni hanno riempito le copertine di flamingo o grafiche rosa, giallo, verdino. Ritroviamo anche la texture delle marmette con quell’aspetto disomogeneo da creazione cosmica quando tutto può ancora succedere. Forse per questo Bernard la definisce una tendenza creativa. Sicuramente una tendenza che porta con sé freschezza.

AMARO

Con l’amaro facciamo un passo nel passato, con uno stile più classico anche se rivisitato che porta per esempio a una nuovelle vague del marmo ripreso in complementi d’arredo e accessori, qui nelle sue tonalità più scure.

Se con il dolce il colore era chiaro e luminoso, con l’amaro entriamo in una foresta in cui si alternano i verdi scuri e i viola melanzana. Colori e forme che riprendono lo stile deco, già da qualche anno ritornato prepotente a bussare alla porta dell’interior.

Pur nella uniformità cromatica apparente, si nota che le superfici sono spesso stampate o comunque riportano nella loro struttura e nella loro grafica un senso di movimento e varietà.

Questo ritorno a un materiale classico come il marmo è stato ripreso da tantissime aziende, sia dell’arredo che del complemento. In alcuni casi il marmo viene usato proprio per costruire questi oggetti, molto più spesso viene invece solo richiamato esteticamente con altri materiali sintetici più leggeri e facili da lavorare come è il caso di Sambonet che proprio quest’anno ha lanciato una nuova linea di alzatine la cui base richiama il marmo, mentre la coppa è un bronzo o oro lucido.

In altri casi è solo la texture marmorizzata ad essere riprodotta con il colore su altri materiali come la ceramica.

ACIDO

Diciamo acido e subito pensiamo al limone. Ed è proprio al giallo e al verde-acido che fa riferimento questa ultima tendenza con proposte fresche e solari con accenni vintage che riprendono gli anni ’50 e ’60. Uno stile casual e festoso che mette allegria.

I materiali qui diventano lisci ma non lucidi, visto che prevalgono gli smalti mat dall’aspetto vagamente ruvido. Sul tavolo compaiono elementi decorativi che richiamano frutta e verdura, vassoi con forme vegetali di grandi dimensioni. Ancora una volta ritroviamo la paglia che però qui è colorata e intrecciata a formare elementi decorativi da muro.

Adesso che hai una panoramica di questi nuovi sapori del ricevere sono curiosa: tu in quale ti riconosci maggiormente? Personalmente sto più sull’acido e sul salato, anche se per l’estate e la casa delle vacanze opterei per lo speziato.

La carrellata di novità non finisce qui: nel prossimo articolo ti mostrerò molto altro per stuzzicare ancora di più la tua voglia di accogliere con stile.