Un settembre che riparte bene con le fiere: HOMI e SuperSalone 2021

Un settembre che riparte bene con le fiere: HOMI e SuperSalone 2021

Quest’anno settembre è iniziato con il botto, con due fiere di settore per me sempre molto interessanti: HOMI-il salone degli stili di vita e il Salone del Mobile, collocato eccezionalmente in questo periodo perchè slittato a causa della pandemia e per questo definito SuperSalone, con una nuova formula espositiva e un concept completamente rinnovato.

Tornare in fiera

Dopo tanti mesi in cui sono stati sospesi tutti gli eventi dal vivo, è stato bello ritrovarsi di persona, vedere Milano più vivace e popolata e soprattutto sentire l’energia scorrere insieme alla voglia di fare, di ripartire e di guardare al futuro con positività.

Certo per HOMI, ma anche per il Salone, si è trattato di un’edizione diversa da tutte le altre che l’anno preceduta, meno affollata, meno piena di eventi, meno rumorosa e concitata. I padiglioni erano in parte vuoti ed erano meno numerosi del passato, segno che non tutte le aziende se la sentono ancora di rischiare. Però se pensiamo cosa è successo negli ultimi due anni posso solo lodare quelle che hanno deciso di esserci e a maggior ragione mi viene voglia di parlare di loro.

Personalmente ho apprezzato molto la possibilità di avere più tempo per parlare con le persone, tutte molto disponibili e desiderose di confrontarsi, di vedere le cose con calma, di non essere ingolfata di stimoli che a un certo punto ti saturano e il cervello non registra più nulla.

In generale fiere più a misura d’uomo e più “gentili” con le persone e anche con l’ambiente. Ti sembra poco? A me no.

Chi c’era comunque mi ha confermato un’informazione che avevo già raccolto da altre analisi fatte per una pubblicazione che uscirà l’anno prossimo: il lockdown ha fatto tornare la casa, e anche la tavola, al centro dei nostri interessi e questo mi fa solo un gran piacere, visto l’amore che da sempre nutro per tutto quello che la riguarda.

Difficile trasmettere in un solo post tutte le impressioni, i trend e le novità che ho visto nelle giornate di fiera, per cui ti lascio solo con alcuni flash.

HOMI: sostenibilità e artigianato

Cosa hanno fatto le aziende del settore dell’home e table decor in questo periodo di apparente fermo? Non si sono fermate affatto e sono arrivate in fiera con nuove proposte, con una maggiore attenzione ai temi della sostenibilità e la voglia di rispondere ai cambiamenti del mercato. Prima di parlarvi di colori e tendenze, cosa che farò in un articolo dedicato, voglio accennarvi a un aspetto che mi ha colpito e fatto molto piacere. Il ritorno alla produzione artigianale e locale anche da parte di aziende che da anni avevano spostato all’estero la loro produzione per i noti problemi di costi. Un saper fare artigiano che anche i compratori stranieri vengono a cercare e ci riconoscono e che secondo i dati di alcune ricerche anche noi come consumatori apprezziamo sempre di più, come sinonimo di qualità.

Un’artigianalità che spesso fa il paio con ritorno di forme e produzioni della nostra ricca tradizione e trasportano nelle nostre case i decori e i colori di regioni come la Puglia o la Sicilia seguendo una tendenza massimalista che vede le nostre tavole e le nostre case sempre più ricche e colorate.

Super Salone

In altri casi invece gli oggetti della tradizione trovano nuova vita nella rivisitazione nel segno di un’estetica moderna ed essenziale, come il fiasco di vino proposto disegnato da Alessandra Baldareschi per Ichendorf, i piatti dalla grafica giovane e accattivante di EasyLife, il contenitore per la cottura tradizionale al fiasco in vetro borosilicato di Blueside o le lampade da tavolo ricaricabili con paralume in vetro soffiato dai maestri muranesi di Zafferano, per citarne alcuni.

Super Salone

SuperSalone: una svolta democratica per il design

Del SuperSalone vorrei solo spendere qualche parola di apprezzamento per il concept, completamente diverso dal passato, perché non c’erano gli stand ma larghi corridoi in cui le singole aziende avevano spazi tutti uguali, completamente aperti e visibili in un continuum di proposte che hanno rimesso i prodotti al centro, con meno fronzoli e più ordine. Un concept molto democratico (wow!) che vedeva mescolate aziende piccole e grandi. Meno muscoli e più contenuto. Meno stand rutilanti pieni zeppi di prodotti e più creatività, perché quando hai poco spazio devi selezionare e capire quale messaggio vuoi dare e come vuoi darlo in modo tale da lasciare il segno. Un evento aperto anche al pubblico a un prezzo calmierato (finalmente!). Tutto il concept espositivo è stato pensato per avere anche meno sprechi una volta finita la fiera: perché non ci si pensa, ma tutto il legno e il materiale che viene usato raramente viene poi recuperato e riutilizzato. Insomma un bel messaggio di cambiamento che speriamo perduri anche per la prossima edizione del Salone vero e proprio che si sta già preparando per aprile 2022.

Super Salone

The lost graduation show

Tra le cose che ho maggiormente apprezzato del SuperSalone inserisco la sezione dedicati ai lavori dei ragazzi che si sono laureati in design nel 2020-21, in piena pandemia e quindi solo online. Il Salone ha voluto mettere sotto i riflettori le loro ricerche raccogliendo i lavori di 170 laureati delle principali scuole di design internazionali. E’ stato bellissimo scoprire con quante idee, quanta ricerca sui materiali, quanta voglia di trovare soluzioni attente al pianeta e al benessere dell’uomo. Un design che torna alle origini e unisce estetica e funzionalità, usabilità e innovazione, quella vera, quella fatta di voli della mente che riescono a immaginare un futuro migliore. Tra i tanti bei progetti voglio mostrarti questo servizio da tè impilabile e trasformabile, perché i tappi possono essere anche piattini e permettono alle tazze di essere anche contenitori. E’ fatto di un materiale nuovo, ottenuto da gusci di uova e di noci: non è straordinario?

The lost graduation show durante il Super Salone

Sono tazza di te

Chi mi segue sa quale passione io abbia per le tazze di qualsiasi genere e stile, tanto che a loro ho dedicato un corso per imparare a trasformarle in piccoli centrotavola gioiello che valorizzano l’oggetto e i fiori che vi sono contenuti.

Potevo quindi mancare all’evento “Sono tazza di te” al Fuori Salone 2021? L’associazione Dcome Design, sotto la direzione artistica di Anty Pansera e Patrizia Sacchi, ha organizzato una mostra dedicata a tazze speciali, create da 80 donne progettiste, designer, artigiane, artiste e architette. Maestre nell’uso dei materiali più diversi si sono cimentate nel reinterpretare questo oggetto di uso comune, creando piccole opere d’arte poetiche nelle forme e ironiche nei concetti che hanno scelto di rappresentare.

evento Sono Tazza di Te

La casa fluida vista da Elle Decor

Con poco tempo a disposizione quest’anno ho selezionato molto gli eventi Fuori Salone da visitare e sono molto contenta di aver deciso di vedere l’installazione pensata da Elle Decor Italia per mettere in scena la casa che sta cambiando e sta diventando sempre più luogo fluido.

Progettata da Elisa Ossino Studio in collaborazione con il landscape designer Marco Bay ha dato corpo, materia, forme e colori ai tanti cambiamenti che sta vivendo il nostro luogo del cuore e dei sogni: la casa. Una casa in continua trasformazione durante i mesi ma anche durante la stessa giornata. Le forme diventano arrotondate, i colori accoglienti, i materiali sostenibili e facilmente pulibili e igienizzabili. Le pareti diventano mobili per permetterci di cambiare funzione ai locali durante il giorno, il verde diventa parte integrante di ogni stanza e l’orto dal balcone si trasferisce al centro della cucina e accoglie anche fiori comuni. La tavola ritorna ad essere circolare ed inclusiva per accogliere in modo democratico tutti. Una rappresentazione molto affascinante che vede incrociarsi i temi del benessere abitativo, della sostenibilità, dei cambiamenti sociali e della biofilia. 

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Curiosando tra i padiglioni di HOMI

Curiosando tra i padiglioni di HOMI

Oggi ti porto a spasso per gli stand di HOMI, il Salone degli stili di vita, edizione gennaio 2019.

Mi perdonerai la qualità delle foto, però fotografare in fiera è sempre un dramma. In compenso gli spunti e le idee che possono nascere passeggiando in una fiera sono sempre tantissimi e quindi il sapore del mio articolo di oggi sarà proprio quello del reportage, se pur molto molto parziale, perché descrive tutto quello che si vede in fiera è impossibile.

Gruppo Sambonet – il (mio) premio per il miglior allestimento

Inizio questo breve excursus con Sambonet, anche perché è stato il primo stand che ho visitato. In realtà è lo stand di un gruppo internazionale, Arcturus Group, che riunisce tra i marchi più prestigiosi del settore, molti dei quali esposti in fiera: Sambonet, Rosenthal, Paderno, Arthur Krupp, Arzberg, Ercuis e Raynaud.

Per me è una tappa obbligata sia per la bellezza dei prodotti esposti che per gli allestimenti, sempre i più originali, eleganti e curati. Creano tante ambientazioni diverse, anche per differenziare i vari marchi, e hanno uno styling molto attento alle tendenze e studiato nei dettagli. Insomma, visitare questo stand è il modo migliore non solo per aggiornarsi sulle novità di prodotto, ma anche sui trend in fatto di stili di interior decor.

Quest’anno l’allestimento di punta era dedicato a Marie Antoiette, film ed epoca poi richiamati dai prodotti esposti. Un allestimento ricco e ghiotto in cui le torte piene di panna sono state poste sulle nuove alzate color oro o bronzo con base in resina con texture marmo. Leggere ed eleganti ammiccano alla prosperità dei salotti dell’800 francese, con il tocco di modernità dato dalle nuove tecnologie e dalla pulizia delle forme.

Girando per lo stand ci si ritrova invece in case dagli stili diversi, moderni e accattivanti.

Fiorirà un Giardino – lo stile natural chic

Quello che mi ispira maggiormente da Fiorirà un Giardino sono gli accessori e i complementi per la tavola e l’arredo. Il loro stile naturale e raffinato mi fa immaginare in un cascinale in campagna, con lunghe tavolate sotto un pergolato, la luce delle candele e il calore dell’amicizia.

I toni prevalenti sono neutri: il corda, il sabbia, il bianco panna, il nero o l’antracite. Tantissimi i complenti in vetro e tra i materiali spiccano il cotone garzato, il lino, la iuta e tanto legno lasciato al naturale.

Da notare i lunghi taglieri che da soli possono costituire un centro tavola, che fanno il paio con gli altrettanto allungati porta pane. Belli da vedere e di un materiale nuovo i piatti e taglieri in bambù con finitura che richiama il legno. 

Easy Life – decori per tutti i gusti

Dallo gusto opposto a quello del brand precedente, Easy Life punta al decoro e presenta una gamma veramente ampia di flatware coordinati in tantissime linee diverse: ogni linea uno stile diverso che risponde ai gusti più contemporanei, da quello più romantico, all’etnico passando per il natural. Le foto non rappresentano neanche tutta la loro offerta, giusto per farvi capire quanto ampia essa sia.

Io me li immagino in tante tavole a tema diverse e pur avendo le mie preferenze devo dire che sono tutti molto gradevoli.

Virginia Casa – l’orto sulla tavola (e in casa)

Azienda toscana produttrice da oltre 40 anni di accessori in ceramica artistica per la tavola e l’home decor, lo stand di Virginia Casa è pieno di colore e natura, che viene non solo ripresa nei disegni delle diverse linee di piatti ma viene diventa essa stessa oggetti di decoro sotto forma di verdura e frutta che diventano oggetto d’arredo da mettere in tavola o da lasciare esposto per dare carattere all’arredo.

Frutta, piante e verdure che si ritrovano quale ornamento dei magnifici vasi con volti femminili. Una più bella dell’altra, queste donne sono un inno alla femminilità e ai regali che la campagna italiana può darci.

Pascolini Dafne Design – artigianalmente originale

Gli accessori per la tavola e la cucina di Pascolini Dafne Design, pratici, lavabili, leggeri e pieghevoli. Cosa mi è piaciuto? Che siano interamente fatti a mano in Italia, che siano pensati con intelligenza e per dare un tocco originale alla tavola ispirandosi alla natura e ai suoi colori, con un occhio anche alla sostenibilità. Usano infatti materiali naturali come la fibra di cellulosa, il lino e il cotone. Ti segnalo gli oggetti che ho trovato più originali.